Classifica 2015: Vino, sei anime, tanti numeri
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Corriere Economia 9 maggio 2016 (pdf)
Non si sa se preferisca il Nero d’Avola della sua Sicilia, o l’umbro Sagrantino, o il pugliese Nero di Troia o ancora l’emergente Passerina delle terre marchigiane del Piceno. E’ certo però che Sergio Mattarella il vino lo conosce bene e, a suo giudizio, ha sei anime. Per il presidente della Repubblica il vino è bandiera nel mondo dello stile di vita e del gusto italiano. E’ simbolo di ospitalità e di amicizia, tipicamente mediterranee. E’ ambiente: il patrimonio di oltre 500 vitigni che rende unici i vigneti italiani costituisce valorizzazione e difesa del territorio. E’ società: come dimostra lo sviluppo della cooperazione e il coinvolgimento sempre maggiore di tanti giovani e tante donne oggi al comando delle aziende. E’ cultura: mille anni di storia e di tradizioni rappresentano la marcia in più delle produzioni nazionali. E, infine, è impresa: «l’industria vitivinicola ha numeri importanti per l’economia nazionale…e reca un significativo valore aggiunto alla ricchezza nazionale», ha detto a questo proposito Mattarella, inaugurando l’ultima edizione del Vinitaly, quella dei 50 anni. La conferma è nei tanti numeri che seguono.
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